Di recente si è svolta una esercitazione nazionale di Soccorso Speleologico presso l'Abisso Luca Kralj (Sgonico), della profondità di 300 metri. Obiettivo della manovra è stato quello di testare le tecniche di disostruzione in presenza di passaggi stretti, anche mediante l'utilizzo di materiale esplosivo.

Il campo base è stato allestito presso la Centrale Operativa CNSAS di Padriciano (TS) che è stata messa a disposizione in termini di supporto logistico; trasmissioni radio; mezzi; sale riunioni. L'evento è stato organizzato dalla II Delegazione del Soccorso Speleologico Friuli Venezia Giulia ed ha visto la partecipazione di una trentina di tecnici specializzati del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), provenienti da diverse regioni d'Italia e facenti parte della Commissione Nazionale Disostruzioni del CNSAS.

Questa particolare squadra si occupa della risoluzione di problematiche specifiche che si possono verificare durante un intervento di soccorso in grotta. Principalmente l'allargamento dei passaggi troppo stretti per il transito della barella e la messa in sicurezza delle aree instabili come le frane. Per allargare tali passaggi vengono usati anche gli esplosivi in forma di microcariche, da parte di volontari altamente specializzati ed abilitati (in possesso della licenza di fochino). L'ambiente angusto rende tutte le operazioni estremamente delicate ed è necessaria la massima concentrazione per svolgerle in condizioni di completa sicurezza.

All'evento era presente anche del personale sanitario della Commissione Medica del CNSAS al fine di valutare gli effetti dei gas di esplosione sul fisico dei tecnici, una problematica da non sottovalutare in grotte con scarsa circolazione di aria. Le operazioni si sono svolte in modo regolare ottenendo ottimi risultati. Rilevanti anche i dati raccolti per lo studio ed il perfezionamento delle tecniche nonché gli aspetti sanitari.

Si tratta del primo evento nazionale di questo tipo che viene svolto in Friuli Venezia Giulia, ed ha avuto successo anche grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni. Si approfitta dell'occasione per ringraziare il personale del Comune di Sgonico, della Questura di Trieste, del reparto Artificieri della Polizia e della Prefettura di Pordenone che hanno permesso la buona riuscita delle operazioni.  (Stefano Zufferli)

 

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