IL CNSAS Mondiali di scialpinismo e CNSAS

di Sgobaro Roberto

Sono appena terminati i campionati mondiali di scialpinismo che ha visto atleti di parecchie nazioni cimentarsi sulle montagne dell' Alpago e di Piancavallo. La difficoltà delle gare, in particolar modo quelle della scorsa settimana, in Val Salatis erano dovute allo scarso innevamento che ha messo a dura prova sia organizzatori che atleti. In particolare Venerdì con parecchio vento e nebbia su tutto il percorso. Ma anche questa settimana, durante le gare in Piancavallo il tempo non è stato clemente, caratterizzato da pioggia, neve e vento gelido. A disposizione per tutte le gare i tecnici del Soccorso Alpino, in particolare della stazione di Pordenone, della Valcellina e di Maniago che hanno collaborato nella organizzazione dei soccorsi con i tecnici del Veneto. Distribuiti su tutte le cime, forcelle e sulle discese in particolare. La sicurezza durante la competizione è stata garantita dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in conformità ad uno dei suoi compiti istituzionali, alle esclusive competenze dei suoi tecnici nella movimentazione su terreno innevato e per il suo ruolo di supporto al personale sanitario in un ambiente ostile. Inoltre, trattandosi di una gara, che l'altra settimana, si è svolta al di fuori delle piste battute del comprensorio sciistico, la presenza del CNSAS ha garantito, anche in caso di slavina, un qualificato e tempestivo intervento per il soccorso e la messa in sicurezza degli atleti eventualmente travolti. Tutti i tecnici del Soccorso Alpino, infatti, sono addestrati ad operare in eventi valanghivi per la ricerca di persone travolte grazie anche all’ausilio di particolari dotazioni dedicate a tale scopo come strumenti di ricezione segnali ARTVa e il sistema RECCO, un moderno strumento adoperato in tutto il mondo da gruppi di soccorso organizzato che utilizza le applicazioni della tecnologia del “radar armonico”, mediante particolari dispositivi definiti “detettori”, per la ricerca professionale di dispersi e sepolti in valanga in grado di individuare anche persone sepolte non provviste di strumento ARTVa. Ma l'impegno va oltre, infatti gli stessi tecnici del CNSAS, spesso fanno parte anche della organizzazione e quindi già giorni prima, o prima della gara c'erano da tracciare tutti i percorsi gara. Già alle cinque del mattino di ogni giorno di gara, Briefing , composizione delle squadre e zaino in spalla con i propri materiali di soccorso e barelle, zaino medico con i dovuti presidi sanitari e via con lo spirito di chi, queste cose le fa per passione, dove dietro non c'è un compenso ( forse un “gadget”) , forse neanche gli atleti e i loro allenatori sanno quello che c'è dietro a tutto questo. Ore di salita con gli sci da scialpinismo, carichi, per dare garanzia con la nostra presenza, poi la discesa sempre carichi, dopo ore di pazienza e freddo per aspettare fino l'ultimo atleta. Ma noi non ce ne curiamo, continuiamo ad andare avanti con impegno e serietà, come ci ha insegnato la montagna.

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