logo cnsas_sIl C.N.S.A.S. Corpo Nazionale Soccorso Alpino e e Speleologico, è una libera associazione di volontariato apartitica, apolitica e senza fini di lucro ispirata ai principi di solidarietà e fiducia reciproca tra i soci. Struttura operativa del Club Alpino Italiano provvede alla vigilanza e prevenzione degli infortuni in ambiente impervio, nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, al soccorso degli infortunati e dei pericolanti e al recupero dei caduti. E' una struttura nazionale operativa del Servizio nazionale di Protezione Civile.

La Repubblica italiana  con legge n. 74 del 2001 ha riconosciuto il valore di solidarietà sociale e il servizio di pubblica utilità che il C.N.S.A.S. quotidianamente svolge.
 

 

 

Memorial















La SKI KRONO VARMOST - GARA NAZIONALE VERTICAL FISI ha aperto le iscrizioni online. La storica cronoscalata di sci-alpinsmo in notturna giunta alla 10^ edizione si disputerà il giorno venerdì 3 febbraio 2012 a Forni di Sopra (UD) sulle piste del comprensorio sciistico del Varmost con partenza alle ore 20:00. La gara è aperta a tutti i volontari del CNSAS Regionale che potranno aggiudicarsi il TROFEO CLAUDIA - 13° Memorial intitolato a Claudia Corisello la volontaria CNSAS scomparsa sulla cima Urtisiel Ovest nel 1999.  Programma e regolamento qui: www.for-adventure.it

In caso di necessità la chiamata di soccorso deve avvenire tramite i numeri di soccorso specifici comunicando una serie di informazioni.

In Friuli venezia Giulia il numero unico di chiamata è il 112

E' fondamentale comunicare all'operatore di soccorso quanto segue:
• 1. Da dove si sta chiamando (specificando all'operatore che ci si trova in montagna o in grotta).
• 2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando;  il telefono non deve mai essere abbandonato (se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono venga lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare).
• 3. L'esatta località dove è ubicata l'area da cui si sta chiamando (Comune, Provincia o sicuramente un riferimento importante  di ricerca rilevabile sulla cartina).
• 4. La propria posizione se in possesso di  altimetro (opportunamente tarato) o GPS;
• 5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall'alto (pendio, bosco, cima, rifugio, ecc.).
• 6. Cosa è successo;
• 7. Quando è successo;
• 8. Quante persone sono state coinvolte nell'incidente.
• 9. Le proprie generalità (fondamentali).
• 10. Le condizioni evidenti  della/e persona/e coinvolta/e: difficoltà respiratorie, coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, ecc; .
• 11. L'esatta posizione del ferito (se seduto, se disteso supino, se disteso prono, se appeso, ecc).
E' indispensabile rispondere in maniera completa alle domande dell'operatore che avvia l'intervento di soccorso e raccoglie dati fondamentali per l'ottimizzazione dell'intervento stesso.

 

CONSIDERANDO CHE L'INTERVENTO IN MONTAGNA PUO' EFFETTUARSI CON O SENZA L'AUSILIO DELL'ELICOTTERO  E' BENE INFORMARE L'OPERATORE IN MERITO A:

• Tempo impiegato a piedi dall'automezzo al luogo dell'evento;
• Condizioni meteo sul posto;
• Condizioni del terreno;
• Presenza di vento;
• Visibilità sul posto;
• Presenza nell'area dell'evento di fili a sbalzo, funivie, linee elettriche ecc.

 

 

SEGNALI VISIVI INTERNAZIONALI:

Se si necessita di aiuto, alzare entrambe le braccia affinché il corpo assuma una forma ad “Y” (si).  Significato: “HO bisogno di aiuto”, “atterrare qui” (con vento alle spalle), “SI/YES” (come risposta alla domanda da parte del pilota o dell’equipaggio).

yes

 

Se non si necessita aiuto bisogna alzare un braccio e tenere l’altro lungo un fianco, affinché il corpo assuma l’aspetto di una “N” (no). Significato: “NON ho bisogno di aiuto”, “non atterrare”, “NO” (come risposta alla domanda da parte del pilota o dell’equipaggio).

no

 

 

ESTERO:

Qui di seguito i numeri telefonici per emergenza in alcuni stati Europei:

SLO 112, AUT 144, GER 112, FRA 112, BNLX 112, GBR 999, SPA 112, SUI 144.

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Numero Volontari: 20

Capostazione: Denis Faleschini

Tel: 335 5965613 - Moggio

Tel: 335 5965614 - Pontebba

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Vice Capostazione: Igor Not, Andrea Di Gallo

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Numero Volontari: 39

Capostazione: Luca Onofrio

Tel: 334.6073297

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Vice Capostazione: Arrigo Della Mea,  Sara Petozzi

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Numero Volontari: 28

Capostazione: Silvio Martini

Tel:  339.5296594

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Vice Capostazione: Luciano Protti, Giovanni Della Putta

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Numero Volontari: 27

Capostazione: Gianni Del Ben

Tel: 335 5965608

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Vice Capostazione: Damiano Vezzato, Sandro Miorini

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Numero Volontari: 21

Capostazione: Saul Gattel

Tel: 335-5965607

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Vice Capostazione: Matteo Fucci, Marco Zecchin

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Numero Volontari: 30

Capostazione: Marco Basso Bondini

Tel: 335-5965615

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Vice Capostazione: Alessandro Plai, Mattia Simeoni

 

 Volontari della stazione di Udine - Gemona

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Numero Volontari: 32

Capostazione: Lorenzo Slama

Tel: 335-5965606

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Capostazione: Alessandro Costanzo, Andrea Clemente

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Numero Volontari: ..

Capostazione: Gianfranco Mania

CONTATTI: 

 

Tel: 339.2833324

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Numero Volontari: ..

Capostazione: Zanette Denis

CONTATTI: 

 

Tel: 331.2835660

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Numero Volontari: 40

Capostazione: Dean Pertot

CONTATTI: 

 

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Stazione CNSAS Speleo Udine-Pordenone

Numero Volontari: 13

Capostazione: Stefano Gobessi

CONTATTI:

 

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Numero Volontari: 59

Capostazione: Alessandro Fior

Tel: 335-5965610

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 Vice Capostazione: Filippo Mozzi, Rudy Primus

I volontari della stazione di Forni Avoltri

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Numero Volontari: 19

Capostazione: Mauro Colle Fontana

CONTATTI: Tel. 3402387210

 

 Vice Capostazione: Christian Tosetto, Manuel Cesco Graz

 

cnsas sappada

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Numero Volontari: 23

Capostazione: Samuele Serra

Tel: 335.5965612

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Vice Capostazione: Marco Chinese, David Capellari

Webcam Forni di Sopra

Soccorso Alpino forni di sopra

cnsas_fornidisopra

Il Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia vanta 382 tecnici volontari che operano in dodici stazioni che coprono tutto il territorio regionale, di cui dieci alpine, Cave del Predil (la più antica), Forni Avoltri, Forni di Sopra, Maniago, Moggio Udinese, Pordenone, Trieste, Udine, Valcellina e Sappada - quest’ultima entrata in organico nel 2018 con il passaggio della cittadina alpina al Friuli Venezia Giulia - e due stazioni speleologiche (Trieste, Udine)

 

Stazioni FVG

 


 

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI FORNI AVOLTRI

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI FORNI DI SOPRA

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI SAPPADA

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI MOGGIO UDINESE

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI CAVE DEL PREDIL

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DELLA VALCELLINA

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI MANIAGO

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI PORDENONE

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI UDINE

- STAZIONE SOCCORSO ALPINO DI TRIESTE

- STAZIONE SOCCORSO SPELEOLOGICO DI TRIESTE

- STAZIONE SOCCORSO SPELEOLOGICO DI UDINE

 

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Presidente Regionale CNSAS Friuli Venezia Giulia

Sergio Buricelli - Stazione di Udine

Tel : 335 8111258

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Vice Presidenti Regionale CNSAS Friuli Venezia Giulia

Silvano Frattino - Stazione Alpina Valcellina

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Pietro Del Din - Stazione Alpina Maniago

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Foto: Silvano Frattino

 

 

Foto: Pietro Del Din

 

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Delegato Soccorso Alpino CNSAS Friuli Venezia Giulia
Raffaello Patat - stazione di Udine
Tecnico di Elisoccorso
 
Mobile: 335.5965616
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 Lello
 
 
 
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Direttore Scuola Regionale Tecnici Speleo-Soccorso FVG
Moreno Tommasini
 
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Coordinatore Unità Cinofile CNSAS Friuli Venezia Giulia

Roberto Piller Roner

Mobile: 335.1568164

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Addetto Stampa CNSAS Friuli Venezia Giulia

Melania Lunazzi

Tel: 334 6670613

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melania lunazzi

 

 

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Vice Delegato Soccorso Alpino CNSAS FVG
Gianfranco Flora 
- stazione di Forni Avoltri
Istruttore Regionale - Tecnico Elisoccorso

Mobile: 339.5285238

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 Gianfranco

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Tecnici di Elisoccorso CNSAS Friuli Venezia Giulia

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CNSAS FVG 6 662

 

 

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Vice Delegato Soccorso Alpino CNSAS FVG
Giuseppe Giordani - stazione di Valcellina
Tecnico di Elisoccorso
 
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Giacomo 

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Tecnici di Ricerca CNSAS Friuli Venezia Giulia

Email

cnsas fvg 3 548 386

 

 

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Coordinatore Segreteria 1^ Delegazione Alpina Friuli Venezia Giulia
Daniele Mozzi - stazione di Forni Avoltri
Istruttore Nazionale UC
Indirizzo segreteria: Via IV Novembre 38 - 33013 Gemona del Friuli (UD)
Mobile: 335.5965611
mailbox: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
 
 
Daniele Mozzi

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Tecnici di Forra CNSAS Friuli Venezia Giulia

Email

CNSAS FVG 4 280

 

 

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Delegato Soccorso Speleologico CNSAS Friuli Venezia Giulia
 
Paolo Manca - Stazione Speleo Trieste
Istruttore Nazionale Tecnici Speleo - Guida Alpina
 
Mobile: 346 0919816
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Paolo

 

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Medici CNSAS Friuli Venezia Giulia

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CNSAS FVG 6 681

 

 

 
 
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Vice Delegato Soccorso Speleologico CNSAS FVG
Rocco Romano - Stazione Speleo Trieste
Istruttore Regionale Tecnici Speleo
 
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Rocco

 

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In virtù delle norme sulla trasparenza, il Servizio Regionale FVG del CNSAS lavora nel modo più aperto e vicino ai cittadini possibile. In questa sezione gli utenti possono trovare i Bilanci redatti dal Servizio Regionale FVG del CNSAS e le comunicazioni previste da:

Decreto Legislativo 14 Marzo 2013 n.33

Legge 4 agosto 2017 n. 124

ex art. 14, co. 2, D.Lgs. 117/2017

 

Composizione Direzione Regionale Soccorso Alpino e Speleolgico FVG APS

Presidente : Buricelli Sergio

Vice Presidente Vicario : Silvano Frattino

Vice Presidente : Pietro Del Din

Delegato 1^ Delegazione Alpina : Raffaello Patat

Vice Delegato Vicario 1^ Delegeazione Alpina : Gianfranco Flora

Vice Delegato 1^ Delegazione Alpina : Giuseppe Giordani

Delegato 2^ Delegazione Spleo : Paolo Manca

Vice Delegato Vicario 2^ Delegazione Speleo : Romano Rocco

Vice Delegato 2^ Delegazione Speleo : Silvia Foschiatti

Componente aggiuntivo assemblea Nazionale CNSAS : Silvano Frattino

Organo di Controllo : Dott.ssa Sara Crosato

 

 

Statuto Servizio Regionale CNSAS FVG

 

Entrate da pubbliche amministrazioni 2023

Emolumenti e compensi amministratori e associati 2021

 

Bilancio 2023

Relazione Organo di Controllo Bilancio 2023

Bilancio 2022

Relazione Organo di Controllo Bilancio 2022

Bilancio 2021

Relazione Organo di Controllo Bilancio 2021

Bilancio 2020

Bilancio 2019

Bilancio 2018 

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Vice Delegato Soccorso Speleologico CNSAS FVG

Silvia Foschiatti - Stazione Speleo Trieste
Istruttore Regionale Tecnici Speleo

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 Trailer

 

Trailer CNSAS FVG

 

 

 

 

SOS Baviera

 

 

SOS Baviera

Documentario intervento nella grotta Riesending-Schachthöhle

 

 

 

Istituzionali

 

 

 

Guarda i video istituzionali del CNSAS

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Direttore Scuola Regionale Tecnici Soccorso Alpino CNSAS FVG
Christian Mareschi
 
Mobile:  339.7338382
 
 
 

...dagli  inizi  al  1974

Tratto da "In Alto" pubblicazione della Società Alpina Friulana 1974

Nella serena pace di una sera di fine aprile del 1949, urla laceranti di aiuto rimbombano sinistramente nella paradisiaca valle dei laghi di Fusine e le pareti circostanti fanno eco al tragico richiamo.  "L' S.O.S. della montagna per quell'innato spirito di solidarietà umana mette un brivido di terrore nel cuore di ogni alpinista, anche nel meno sensibile ",  come diceva Tita Piaz, "e l'invocazione quando si succede ad intervalli sempre più brevi ti annuncia la catastrofe imminente, spesso l'esecuzione inesorabile di una sentenza di morte....".

Il grido di aiuto si ripete ad intervalli regolari, rotola già per la valle, si espande per il bosco e s'insinua fra le fessure dei legni di una capanna dove dei boscaioli, dopo una dura giornata di lavoro, stanno godendo un meritato riposo.  Il richiamo che giunge incerto all'interno della capanna, si fa più distinto all'esterno ed è possibile anche localizzarlo con una certa approssimazione: proviene dalle pareti del Piccolo Mangart o dalla Strugova. Comunque è in alto, sulle rocce, dove loro,anche se ottimi montanari, non possono arrivarci, ma sanno che devono fare qualcosa anche perchè quel grido diventa per loro una vera ossessione. Il percorso a piedi fino ai Carabinieri di Fusine è lungo; anche se il maratoneta ha battuto un record che nessuno ha cronometrato. Anche i Carabinieri sono svegliati di soprassalto, ma non serve nulla perchè neppure loro ci sanno fare con le pareti rocciose e solo all'alba qualcuno rammenta a loro che a Cave del Predil, da meno di un anno, si è formato un gruppo di giovani rocciatori. Forse troppo giovani, sopratutto come esperienze e questa, in materia di soccorso, era la prima, ma quei giovanotti avevano già il cuore del soccorritore, quel cuore che a 25 anni di distanza batte ancora e con maggior sensibilità !

calata cnsas_fvg Lo sventurato incrodato sulla parete fra lo Strugova e la Sella Sagherza era uno sloveno che fuggiva dalla sua Patria per ragioni politiche. Il primo di una lunga serie che hanno tenuto impegnati per anni i giovani rocciatori di Cave. Nel frattempo sono iniziate anche le chiamate di soccorso per alpinisti infortunati in montagna, nacque cos“ la prima squadra di Soccorso Alpino della Regione. Ma anche nella nostra regione il soccorso in montagna è certamente nato il giorno in cui la prima persona si è trovata in pericolo sulla montagna ed i valligiani, per quello spirito innato di solidarietà umana che li distingue, sono corsi a portarla in salvo.

Storicamente il primo cenno di organizzazione risale al 1931, quando in campo nazionale il Club Alpino Italiano impose alle Guide e ai Portatori l'obbligo di accorrere immediatamente in soccorso delle persone in pericolo, ma non diatribu““ alcuna attrezzatura, nè stanziò alcun fondo per questo scopo.  Nel Friuli Venezia Giulia le Guide ed i Portatori alpini sono sempre stati in numero piuttosto limitato per cui il soccorso alpino è stato svolto essenzialmente da volontari che, peraltro, trovarono molta comprensione da parte di privati e di enti sociali. Già nel 1931 la famiglia Guido Pellitzer di Trieste, al fine di organizzare i soccorsi in montagna, destinava un congruo lascito ed in breve volgere di tempo venivano istituiti 4 posti di soccorso alpino muniti delle necessarie attrezzature di recupero e di razioni alimentari racchiuse in apposite confezioni zincate. La Val Trenta, la Val Lepegna, la Val Saisera e Cave del Predil vengono, con questa iniziativa, perfettamente inquadrate negli schemi del soccorso in montagna. Con le vicende dell'ultimo conflitto mondiale, il fondo finanziario ed i materiali andarono dispersi.

Quando nel dopoguerra riecheggiò nuovamente il grido di aiuto sulla montagna, i nuovi soccorritori si trovarono completamente sprovveduto di ogni tecnica di soccorso e soprattutto di attrezzature adeguate. Al rientro da ogni operazione di soccorso il bilancio era disastroso: uomini esausti dalla fatica, giornate di lavoro perdute, materiale alpinistico inservibile. Con le lacrime agli occhi un soccorritore mostrò la sua corda strappata mormorando : "Era la mia prima corda ed era costata mesi e mesi di rinunce". In seguito, ad agevolare un pò la situazione, intervennero la Sezione Monte Lussari del C.A.I. ed il Comune di Tarvisio: la prima con forniture di materiali alpinistici ed il secondo con uno stanziamento annuo di 50.000 lire. Aiuti modesti, date le esigenze, ma quanto mai apprezzati.

Nel 1954 nacque ufficialmente il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e nel suo piano organizzativo la nostra Regione venne inquadrata come " I^ Zona" e Cave del Predil ne costituiva la prima Stazione.

Si è subito sperato in un tangibile aiuto, ma purtroppo il Corpo Nazionale Soccorso Alpino è nato povero, giacchò, il Club Apino Italiano che lo ha promosso, non è mai stato in grado di sovvenzionare una così vasta e complessa organizzazione. Le attrezzature fornite in un primo tempo alla Stazione di Cave del Predil erano talmente modeste che in una difficile operazione di soccorso nella zona del Mangart, si rese necessaria la richiesta di aiuto alle ben attrezzate squadre slovene. Va subito comunque sottolineato che il C.A.I. passò subito a stipulare una assicurazione che copre ogni rischio per tutti gli iscritti al Soccorso Alpino durante le azioni di soccorso.In secondo tempo, visto il ripetersi di incidenti in tutta la zona alpina della Regione, vennero costituite altre 2 Stazioni, sorsero così quella di Forni di Sopra nel 1955 e quella di Trieste nel 1956. Quest' ultima poteva contare anche su alcune Squadre di primo intervento residenti a: Moggio Udinese, Udine, Maniago e Pordenone. Per l'acquisto di materiali delle nuove Stazioni, ci si avvalse di aiuti privati, che non riuscirono a coprire le spese di una completa attrezzatura, cosicchè nelle azioni di soccorso era sempre presente parte del materiale alpinistico personale. Nel 1960 venne costituita la Stazione di Forni Avoltri che, con la sua Squadra di Paularo e della Val Pesarina è destinata ad operare in tutta la Carnia nord-occidentale.


Solo nel 1965 il Soccorso Alpino Regionale prende un assetto definitivo e conforme alle esigenze pratiche.

cnsas volaia_1960Tutto il territorio montano della Regione viene suddiviso in 7 Zone, ognuna delle quali é controllata da una Stazione :
la Zona 1 comprende le Alpi Giulie e l'alto bacino del fiume Fella é controllata dalla Stazione di Cave del Predil che, bacino del Tagliamento e del Lumiei, é controllata dalla Stazione di Forni di Sopra la quale dispone di 3 gruppi staccati: Forni di Sopra, Sauris e Ampezzo; la Zona 4 è delimitata dal fiume Tagliamento a est, dal confine col Bellunese a ovest, a nord della spartiacque fra il Tagliamento ed i torrenti Arzino-Meduna e Cellina; questa vasta zona è controllata dalla Stazione di Pordenone-Maniago che, oltre ai due gruppi residenti nelle cittadine citate, dispone pure di 2 gruppi: Cimolais e Claut; la Zona 5 comprende i bacini dei torrenti Pontebbana, Aupa e Resia è controllata dalla Stazione di Moggio Udinese; la Zona 6 comprende tutte le Prealpi comprese tra il Tagliamento e l' Isonzo, è controllata dalla Stazione di Udine; la Zona 7 comprende la zona del Carso ed è controllata dalla Stazione di Trieste la quale, disponendo di uomini molto preparati, può essere chiamata, in caso di necessità, in appoggio alle altre Stazioni. Esiste pure una Stazione di Soccorso Speleologico che ha sede a Trieste, la quale unitamente alle Squadre di Gorizia e di Udine, tiene sotto controllo tutte le cavità sotterranee regionali. Mentre la Sezione Speleologica dipende dalla Delegazione Nazionale, le Stazioni di Soccorso Alpino fanno capo alla Delegazione di Tolmezzo. 

elicottero usaf_avianoA completare l'opera dei soccorritori in montagna non potevano mancare anche da noi, gli elicotteri. Gia nel 1961 è stato chiamato un elicottero della base americana di Aviano, ed interveniva sul Monte Duranno per il Trasporto di un ferito in gravissime condizioni. Agli stessi americani viene chiesto aiuto ancora nel 1969 e ben 4 volte nel 1970. Nel contempo si costituiva a Casarsa il V¡ Reparto Elicotteri Uso Generale, appartenenti al V¡ Corpo d'Armata. Il Comando ha subito compreo la nostra urgenza ed ha messo a disposizione un apparecchio per ogni nostra necessità. Gli ufficiali e sottufficiali del V¡ RUEG a contatto con gli uomini del Soccorso Alpino sono rimasti contaminati e ben 15 di loro hanno sposato la nostra causa, iscrivendosi regolarmente al Soccorso Alpino, partecipando pure, in abiti civili, ai nostri corsi di addestramento. L'impiego degli elicotteri nel soccorso in montagna si è dimostrato estremamente utile.  Infatti, nel volgere di pochi minuti, uno di questi mezzi straordinari  in grado di portare una squadra di 6 uomini perfettamente equipaggiata, dal fondo di una valle fino in prossimità dell'infortunato, risparmiando ai soccorritori delle estenuanti marce di avvicinamento.

Queste in succinto, le tappe compiute dalla Delegazione di I^ Zona del Corpo Nazionale Soccorso Alpino nei suoi primi 20 anni di vita, non la storia, questa è molto lunga e complessa in quanto ogni intervento è un dramma grande o piccolo ma sempre un dramma, queste cose non si raccontano e non si scrivono, è un segreto che ogni uomo del Soccorso Alpino custodisce gelosamente nel proprio cuore, quel cuore che lo ha spinto ad arrischiare la propria vita per salvarne un' altra..
Cirillo Floreanini  -1974-

cirillo floreanini_e_laccedelli

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Segreteria 2^ Delegazione Speleologica Friuli Venezia Giulia

Indirizzo segreteria: via Padriciano 60 C.P. 931 - Trieste c.le

Tel: 040.226695  

mailbox: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Statistica interventi di Soccorso Alpino
in Friuli Venezia Giulia

 


Anno Interventi Persone Soccorse Personale impiegato Elicotteri Feriti Morti

2023 402 414 2098 143 213 21

2022 361 459 2591 164 213 29

2021 437 496 2586 191 227 29

2020 453 507 2566 176 235 27

2019 294 340 2129 173 217 18

2018 295 352 2219 154 176 22

2017 312 362 1903 168 145 41

2016 218 268 1670 95 108 34

2015 245 295 1800 132 112 30

2014 243 279 1547 105 129 32

2013 217 272 1009 108 104 20

2012 191 207 1049 93 90 32

2011 172 194 992 61 83 14

2010 170 204 1031 74 - -

2009 148 167 911 63 69 15

2008 174 204 1073 80 73 24

2007 158 192 1095 79 64 36

2006 130 162 890 60 60 14

2005 134 165 1033 55 46 19

2004 148 188 1169 69 68 26

 2003  166 209 1096 66 58 20

2002 130 167 937 58 58 12

2001 153 199 1138 72 68 16

2000 167 236 1067 45 74 15

1999 125 150 1048 45 49 14

1998 111 129 856 53 52 15

1997 124 155 964 67 55 17

1996 102 132 825 33 36 15

1995 99 147 783 38 45 12

1994 90 117 731 36 39 7

1993 64 108 565 30 26 13

1992 53 82 476 15 30 7

1991 64 80 559 21 25 12

1990 58 75 594 25 33 9

1989 48 72 384 14 21 11

1988 43 - - - - -

1987 51 82 310 13 28 12

1986 39 56 271 14 16 6

1985 27 - - - - -

1984 32 47 216 11 14  

1983 37 49 351 16 16 10

Anno Interventi Persone Soccorse Personale Elicotteri Feriti Morti
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