Continuiamo a parlare di forre. Le forre non sono altro che gole o canyon dove scorre l'acqua dei nostri bellissimi ruscelli di montagna. Chi per passione sceglie di percorrere questi itinerari, oltre che al paesaggio prima dell'ingresso, troverà lungo il percorso cascate, pozze, scivoli e conformazioni mozzafiato. Una ventina sono gli itinerari in regione e varrebbe la pena descriverli tutti. A questo ci hanno già pensato gli amici dell'associazione Italiana Canyoning, ed in particolare il nostro istruttore Maurizio Biondi, scomparso prematuramente poco tempo fa. Ne descriviamo uno, tanto per far capire quali sono le difficoltà. Parliamo del rio Simon che corre tra i comuni di Resiutta e Chiusaforte. Si tratta - scrive Biondi sulla guida - della più bella forra di tutto il Friuli e già l'avvicinamento regala scorci di rara bellezza. Il percorso è molto acquatico e continuo, molti i tuffi che si possono fare e diverse sono le cascate e le pozze solatie e cristalline. Tutta questa bellezza ha un prezzo: ci vogliono quasi 3 ore per risalire lungo il sentiero che porta all'ingresso e per i più allenati 7 ore di discesa per uno sviluppo totale di quattro chilometri, con una sola possibilità di uscita circa a metà percorso. Proprio due anni fa per la grande acquaticità del Rio Simon e per il cambiamento repentino del tempo è rimasto intrappolato in un meandro e ha perso la vita un ragazzo toscano. I soccorsi si rivelarono complessi e pericolosi per la portata d'acqua. Cosa imparò da questo episodio il Soccorso alpino? Il Cnsas decise di formare una ventina di esperti per migliorare il soccorso specifico. I tecnici stanno anche mappando tutte le forre per minimizzare i tempi morti durante un'intervento che in questi casi deve essere il più rapido possibile e in totale sicurezza.

Capo stazione Cnsas Pordenone

CNSAS FVG_4_292

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